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ASSEMBLEA STRAORDINARIA DI FEDEMO

L’assemblea che descriveremo della Federazione delle Associazioni degli Emofilici, si è svolta, visti i tempi di Corona virus, il 5 dicembre in video conferenza.
E siccome il nostro mestiere, come quello di tutti i giornalisti, è informare, per farlo dobbiamo innanzitutto comprendere bene la materia o i fatti dei quali stiamo scrivendo.
L’assemblea di cui parleremo è “figlia” a nostro parere di tutta una serie di discussioni e di scontri che si protraggono ormai da diversi anni, sui rapporti e sul ruolo della Fondazione Paracelso con la Federazione degli Emofilici Italiani.
Ed a questo proposito pregheremmo i nostri lettori di andarsi a rileggere l’editoriale del mese di giugno 2019 dal titolo: “La casa brucia” nel quale si raccontano il più democraticamente possibile i fatti come si sono svolti.
Il tutto era nato all’assemblea di Roma del mese di aprile durante la quale Anna Fragomeno, segretario generale di Fedemo era stata incaricata dal Consiglio Direttivo di illustrare alcuni punti che secondo la relazione evidenziavano manchevolezze o errori da parte della Fondazione Paracelso.

L’INCONTRO CON IL PREFETTO
L’11 luglio si era tenuto presso l’ Ufficio Persone Giuridiche della Prefettura di Milano, un incontro tra i membri del Consiglio di Amministrazione uscente di Fondazione Paracelso e il Consiglio di Presidenza di FedEmo, alla presenza dei rispettivi legali, volto al superamento dello stallo nella ricostituzione del Consiglio di Amministrazione.
I componenti del Consiglio direttivo di FedEmo avevano motivato la propria opposizione alla riconferma degli attuali amministratori, nella convinzione che il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Paracelso dovesse, per l’appunto, essere rinnovato e non riconfermato.
Al termine, i presenti erano stati invitati a raggiungere un “compromesso” sulla nomina del Consiglio di Amministrazione entro la fine di settembre 2019, in considerazione del bene comune degli associati e poter garantire la piena operatività di Fondazione Paracelso.
Per agevolare l’accordo era stato suggerito di procedere con le seguenti modalità:
- due membri da nominarsi su indicazione del Consiglio di Amministrazione uscente di Fondazione Paracelso;
- due membri da nominarsi su indicazione del Consiglio di Presidenza di FedEmo, da individuare, ovviamente, in armonia con l’assemblea;
- il rimanente membro su indicazione del Presidente uscente di Fondazione Paracelso.
Il Consiglio di Presidenza di FedEmo si era impegnato ad indicare una rosa di candidati sottoposti al vaglio assembleare.
L’autorità prefettizia aveva inoltre suggerito al Consiglio di Amministrazione di Fondazione Paracelso di tenere in considerazione le esigenze (di rinnovamento) manifestate da FedEmo, volte al raggiungimento di una convergenza su una soluzione differente da quella propugnata dal Consiglio di Amministrazione stesso, vagliando anche “soluzioni terze”.
In conseguenza di questo il giorno 7 settembre, a Roma si era svolta un’assemblea per sottoporre la rosa di nomi dei candidati alle cariche in rinnovo del CdA di Fondazione Paracelso espressi da FedEmo ed erano stati eletti i due nuovi membri.
Il 5 dicembre di quest’anno inoltre si è svolta appunto un’assemblea consultiva per “raccogliere il parere delle Associazioni in merito ad una nuova proposta di modifica del proprio statuto presentata da Fondazione Paracelso.
In proposito, in un documento di Fedemo si affermava che: “…Come è stato già precedentemente spiegato e come peraltro si rileva anche dal verbale della Prefettura di Milano relativo all’ultimo incontro tra FedEmo e Fondazione tenutosi presso quella sede, allo stato attuale non vi è alcun pericolo rispetto a un possibile commissariamento e tantomeno a una liquidazione della Fondazione, come ribadito dal CDA di Fondazione Paracelso..

Non vi è neppure la necessità e l’urgenza di apportare modifiche allo statuto vigente, al di là di quelle a cui tutti noi siamo tenuti per soddisfare la nuova normativa del Terzo settore”.


LO SVOLGIMENTO DELL’ASSEMBLEA
Ribadiamo ancora che questa assemblea era sta organizzata perché Fondazione Paracelso senza una preliminare discussione o accordo, lo scorso mese di ottobre, aveva trasmesso alla Federazione e per conoscenza alla Prefettura di Milano una proposta di modifica del proprio statuto, chiedendo di ricevere il parere di FedEmo (che è vincolante rispetto all’introduzione di ogni eventuale modifica statutaria di Paracelso) relativamente a una sua possibile approvazione.
All’assemblea sono risultate presenti 25 Associazioni:
Bari (Arpe Teo Ripa); Bologna (ASS.EMO.BO); Brescia (A.E.B. Ravasio Passeri); Campania (A.R.C.E.); Castelfranco Veneto (L.A.G.E.V.); Catania (A.S.E.); Cosenza (ICORE); Ferrara (A.P.E.C.); Lazio (A.E.L.); Liguria (A.R.L.A.F.E.); Milano (A.C.E.); Padova (A.B.G.E.C.); Parma (A.V.E.S.); Pavia (A.T.C.); Abruzzo (A.M.A.R.E.); Piemonte (A.C.E.P.); Ravenna (A.E.T. Russo Serdoz); Salerno (A.E.S.A.); Taranto (A.B.C.E.); Toscana (A.T.E.); Trentino (A.E.T.); Friuli Venezia Giulia (A.E.T.F.V.G.); Umbria (A.U.A.F.E.); Verona (A.E.V.); Vicenza (A.V.E.C.).
Ogni Associazione avrebbe potuto esprimersi in senso favorevole o contrario su ciascuno dei passaggi della richiesta espressa da Fondazione Paracelso.
Era presente in collegamento anche l’avvocato Andrea Vené, che disponibile ad intervenire alla fine della consultazione per chiarire eventuali passaggi tecnici o rispondere a richieste di approfondimento da parte delle associazioni.
Ci sembra utile per la corretta informazione elencare tutti gli articoli dei quali si richiedeva la modifica e le relative votazioni.

ARTICOLO 8
L’articolo 8 del quale si doveva votare nella attuale versione recita quanto segue:
“I componenti del Consiglio di Amministrazione vengono nominati nel seguente modo: I 5 componenti del Consiglio d’Amministrazione eleggeranno in concerto con i cinque membri del Consiglio di Presidenza della Federazione delle Associazioni Emofilici – ONLUS”.
La nuova versione richiesta da Fondazione Paracelso verrebbe così corretta:
“I componenti del Consiglio di Amministrazione vengono nominati nel seguente modo: (i) 3 (tre) componenti sono nominati dal Consiglio di Amministrazione uscente;
(ii) 1 (un) componente nominato dell’Associazione Italiana dei Centri Emofilia – AICE con sede legale a Milano in Via Privata Vasto n. 4;
(iii) 1 (un) componente nominato dall’assemblea della Federazione delle Associazioni Emofilici – FEDEMO Onlus”

5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
un’Associazione (Verona) si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe;
le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica proposta.

ARTICOLO 9
Questa voce nell’articolo 9, non esisteva nel vecchio statuto.
Inoltre non era neppure stata sottolineata l’ultima parte, quella che parte da: Il Consiglio di Amministrazione può attribuire…
Questa la nuova voce:
“Il consiglio di Amministrazione, ove lo ritenga opportuno, può delegare parte dei poteri a un Comitato Esecutivo.

Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente a da altri 2 (due) Consiglieri.

Le adunanza e il funzionamento del Comitato Esecutivo sono disciplinati, in quanto compatibili, dalle medesime norme applicabili al Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione può attribuire a uno o più dei suoi membri oppure, a mezzo del Presidente, anche a estranei (mediante apposite procure) il potere di compiere determinati atti o categorie di atti in nome e per conto della Fondazione”.
5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
un’Associazione (Verona) si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe;
le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica proposta.
L’Associazione ARLAFE, aveva chiesto che venisse messo a verbale che la votazione avrebbe potuto di fatto essere ritenuta inutile, in quanto non era stato verificato che l’attuale CDA della Fondazione, avesse approvato le modifiche proposte allo statuto con la maggioranza dei quattro quinti dei suoi componenti, come espressamente richiesto dallo Statuto in vigore.
Riteneva che il direttivo avrebbe dovuto operare questa verifica, prima ancora di recarsi all’incontro con Fondazione Paracelso in prefettura e che, in ogni caso, questa verifica avrebbe dovuto essere fatta e l’esito della stessa comunicato alla prefettura e alle associazioni.

ARTICOLO 10
Si passa a questo punto alla proiezione e alla lettura del testo relativo all’articolo 10 dello statuto, che regola le convocazioni e le delibere del Consiglio di Amministrazione e che recitava:
“Per la validità delle deliberazioni sulle seguenti materie è necessario il voto favorevole di tutti i Consiglieri in carica: acquisto o vendita di beni immobili; assunzione di qualsiasi finanziamento e mutuo passivo di qualsiasi durata ed importo; rilascio di qualsiasi fideiussione, cauzione e garanzia; scioglimento della Fondazione nei casi previsti dall’art. 16).
La nuova versione richiesta da Fondazione Paracelso recita:
“Per la validità delle deliberazioni sulle seguenti materie è necessario il voto favorevole di 4
(quattro) Consiglieri:
- acquisto o vendita di beni immobili;
- assunzione di qualsiasi finanziamento e mutuo passivo di qualsiasi durata ed importo; rilascio di qualsiasi fideiussione, cauzione e garanzia;
- scioglimento della Fondazione nei casi previsti dall’Art. 18).
5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
un’Associazione (Verona) si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe;
le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica proposta.

ARTICOLO 12
Nell’attuale statuto la voce recita:
“I membri effettivi e supplenti vengono nominati dal Consiglio di Presidenza della Federazione delle Associazioni Emofilici – ONLUS”.

La nuova versione richiesta da Fondazione Paracelso recita:
“I membri effettivi e supplenti vengono nominati come segue:

(i) 1 (un) membro effettivo e 1 (un) membro supplente sono nominati dalla Associazione Italiana dei Centri Emofilia – AICE con sede legale a Milano in Via Privata Vasto n. 4;

(ii) 1 (un) membro effettivo e 1 (un) membro supplente sono nominati dalla Federazione delle Associazioni Emofilici – FEDEMO ONLUS, con sede legale a Roma in via Tor Sapienza n. 86;

(iii) 1 (un) membro effettivo e 1 (un) membro supplente, che assumerà la carica di Presidente dell’Organo di Controllo, è nominato dal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano”.
5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
un’Associazione (Verona) si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe;
le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica proposta.

ARTICOLO 13

Questa voce non è presente nello statuto attuale.
La nuova versione richiesta da fondazione Paracelso così recita:
“Il Revisore è nominato dall’Organo di Controllo nell’ambito di una rosa di 3 (tre) nominativi individuati dal Consiglio di Amministrazione”.

5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
un’Associazione (Verona) si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe;
le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica proposta.

ARTICOLO 18

Per deliberazione del Consiglio di Amministrazione, adotta con il voto favorevole di almeno 4 (quattro) consiglieri.
Vedi art. 10 Statuto vigente: voto di tutti i consiglieri
“Per la modifica dello statuto è necessaria una maggioranza di quattro Consiglieri su cinque del Consiglio di Amministrazione e previo parere, obbligatorio ma non vincolante, debitamente motivato, del Consiglio di Presidenza della Federazione delle Associazioni Emofilici – ONLUS, da esprimere entro 30 (trenta) giorni dalla richiesta formulata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione”.
5 Associazioni si pronunciano a favore della modifica (Brescia, Milano, Padova, Pavia e Trentino);
L’associazione di Verona si astiene ritenendo che sia mancato un confronto tra le due parti, che la potesse mettere nella condizione di esprimere un parere alla luce delle posizioni espresse da entrambe.

Le restanti 19 Associazioni si dichiarano contrarie alla modifica.
In conclusione la presidente Cassone aveva precisato che è apparsa chiara, attraverso i pareri formulati dai delegati la volontà dell’Assemblea sul tema del parere vincolante di FedEmo per l’approvazione delle modifiche statutarie della della Fondazione.
“Quella di oggi è stata un’assemblea esplorativa su un tema ristretto e potranno esserci ulteriori momenti in futuro dedicati ad illustrare l’attività intrapresa da FedEmo, soprattutto quella molto rilevante in ambito istituzionale, in particolare sul tema della non equivalenza terapeutica, sulla possibilità di utilizzare le misure governative di sostegno sull’emergenza da Covid-19 per cercare spazi a favore dei ristori per gli emofilici danneggiati.”
Rispetto a quanto accaduto, Cassone, ha comunicato che FedEmo avrebbe riportato a questo punto all’ufficio prefettizio, il parere dell’Assemblea, espresso attraverso le indicazioni ricevute da parte di tutte le Associazioni sui passaggi affrontati.
“Tali indicazioni – aveva concluso – sono state chiare e quelle indicazioni e niente di più sarà ciò che verrà esplicitato nella risposta della Federazione alla prefettura”.


IL DOVERE DI CRONACA ED IL DIRITTO DI CONOSCERE I FATTI
La redazione del giornale “EX” intende chiarire due punti riguardanti questo servizio sull’assemblea di Fedemo ricordando che sia il dovere di cronaca che, soprattutto, il diritto di conoscere i fatti precisi da parte di tutti, sono obblighi che intendiamo rispettare.
Abbiamo discusso, litigato, ricevute e rivolte offese, cercate alleanze, ma visto che siamo tifosi di una squadra senza capitano, cerchiamo la logica nel delirio di cose dette o scritte a vuoto.
Ognuno con le proprie ragioni e convinzioni, forse è tempo che si concluda questa lunga vicenda che sta sottraendo a tutti la forza che andrebbe utilizzata per battaglie ben più dure e utili.

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