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INTERVISTA AL NUOVO PRESIDENTE DI UNITED

United ha eletto un nuovo direttivo per i prossimi tre anni.
I componenti sono:
Presidente: Tony Saccà
Vicepresidente: Andrea Tetto (Torino)
Tesoreria: Luana De Gioia (Brindisi)
Consiglieri: Giuseppe Tavolino (Ragusa), Alfonso Cannella (Catania)
Enrico Martinelli (Caserta), Costanza Musci (Firenze) area drepanocitosi.

Il neo presidente Tony Sacca di Messina è a capo di un Consiglio Direttivo molto giovane con due membri confermati dal precedente che sono Giuseppe Tavolino e Alfonso Cannella.
Il lavoro non sarà né poco e neppure semplice se lo paragoniamo al Direttivo precedente.
Molti sono gli argomenti e le situazioni.
Abbiamo così pensato di rivolgere alcune domande al presidente.

Innanzitutto gli abbiamo chiesto di presentarsi, quanti anni ha, la sua attività, la sua famiglia, dove si cura e l’associazione alla quale appartiene.
“Intanto grazie per l’opportunità.
Mi chiamo Tony Saccà, compio 45 anni tra pochi giorni; al momento sono impiegato amministrativo in una azienda privata che si occupa di impianti aria e manutenzione; insegno informatica nei corsi Eipass e Ecdl.
Sono sposato, ho tre figli maschi di 16, 14 e 8 anni, e faccio di tutto per poter passare il più possibile il mio tempo con loro.
Sono affetto da talassemia maior e sono seguito presso il Centro di talassemia del policlinico di Messina.
Sono il Presidente di Fasted Messina, associazione giovanissima nata dall’esigenza, dopo decenni di vuoto, di creare un’associazione fatta da pazienti con talassemia che si adoperasse con solerzia dei problemi del comprensorio messinese e che tanto lavoro ha fatto grazie al supporto più che importante, direi fondamentale di Fasted Sicilia”.

Tony, quali sono gli obiettivi che vi siete posti e se sono una sorta di continuità con il precedente Consiglio Direttivo
Quali pensate siano le priorità?
“Gli obiettivi del nostro Consiglio sono gli stessi di ogni paziente affetto da talassemia, depranocitosi e emoglobinopatie varie, è l’obiettivo di ogni associazione a noi federata, migliorare la qualità della vita del singolo paziente in qualsiasi zona d’Italia esso abiti.
Ottenere il più possibile una uniformità di trattamento che oggi ancora, purtroppo, manca.
Tra le priorità sicuramente dobbiamo lavorare alacremente sul problema sangue, che soprattutto nel sud Italia crea enormi disagi a noi che con il sangue facciamo la terapia più importante”.

Il precedente direttivo si è particolarmente impegnato negli interventi a favore delle associazioni e dei Centri in difficoltà.
È vostra intenzione continuare su questa strada di presenza e impegno?
“Il mio impegno è volto in una totale continuità del lavoro del precedente consiglio e del Presidente uscente, per il quale nutro una enorme ammirazione per il gran lavoro svolto, al quale spessissimo chiederò aiuto e supporto in questo mio importante ma difficile compito.
Il nostro CD, e tutta la United deve sentitamente ringraziare il Presidente Valentino Orlandi che ha fatto un lavoro importantissimo per tutte le associazioni e i pazienti d’Italia, anche quelli non iscritti alla nostra Federazione, e io non posso far altro che seguire la rotta che lui ha già impostato”.

Come intende dialogare e se è in programma il nuovo direttivo, con la Fondazione Giambrone?
“Io sono per il dialogo con tutti, istituzioni, associazioni e quant’altro, riproveremo cosi come fece il Consiglio precedente, ricordando sempre che noi siamo la più importante istituzione in Italia che si occupa di talassemia e depranocitosi, e siamo portavoce di circa 4000 persone iscritte alla nostra Federazione, ma che facciamo gli interessi di ben oltre 7000 persone in tutta la penisola”.

Per quanto riguarda la rappresentanza di UNITED a livello internazionale, quali sono i programmi e chi è l’eventuale rappresentante?
“Per quanto riguarda l’ambito europeo e internazionale, di certo la United non mancherà di essere rappresentata come è sempre stato. Su chi e come decideremo tra qualche giorno con il mio Consiglio Direttivo”.

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